mercoledì 8 febbraio 2017

Articoli di gennaio 2017

Una raccolta dei nostri migliori articoli pubblicati sulle nostre pagine social a Gennaio 2017

Ho la scienza per capello.
Strumenti di seduzione , fragili e resistenti . Sono costituiti da filamenti di una proteina (la cheratina) , addensati in cellule morte. Eppure crescono sempre sono fibre inanimate e viventi allo stesso tempo . Questi sono i nostri capelli , servono a mantenere costante la nostra temperatura corporea ma anche a comunicare. I capelli sono costituiti da proteine solide, come la cheratina, in una percentuale compresa fra il 65 e il 95%, e per il resto da acqua, lipidi, pigmenti e oligoelementi. Altra proteina solida è la melanina che conferisce il colore al capello. Ne abbiamo circa100.000 , il numero varia in funzione dell'età e del colore ; una bionda ne ha 150.000 , una bruna 110.000 e una rossa 90.000. Crescono circa un centimetro al mese , la loro lunghezza massima però è definita geneticamente dalla nascita . Sono resistentissimi ; un capello può reggere dai 50 ai 100 grammi , con tutti i capelli si possono tranquillamente sollevare sino a 12000 kg . La forma si distingue in tre tipi:
Ulotrichi: ricci a sezione piatta, tipici delle etnie africane
Lissotrichi: lisci a sezione rotonda, tipici delle etnie mongoliche
Cimotrichi: ondulati a sezione ovale, tipici delle etnie caucasiche
Lo spessore del capello varia in base alle diverse appartenenze etniche, e va da un minimo di 0,06 mm a un massimo di 0,1 mm.
Ma ne abbiamo fin sopra i capelli perchè abbiamo più guai che capelli , noi che abbiamo i capelli sale e pepe , siamo ora sospesi per un capello , cosa da far rizzare i capelli e pensare che ci manca un capello , non che siamo tipi da spaccare il capello in quattro ma non ci strapperemo i capelli , speriamo sempre di acciuffare la fortuna per i capelli.

Le dimensioni contano
Se la Terra avesse un diametro di un centimetro. Il diametro di Giove sarebbe di un decimetro, e quello del sole un metro. Il sole disterebbe dalla terra circa 160 metri. Impressionante, eh? La terra è ridotta ad una biglia ed il sole ad una grossa palla di un metro a 160 metri di distanza. Facciamo lo stesso gioco col sole? Fingiamo che abbia un diametro di un centimetro. Quanto dista la stella più vicina? Tenetevi forte: 400 km! per non vedere un'immagine dominata dal vuoto bisogna guardare da molto, molto lontano...

Quando è iniziato il tempo ?
Che cosa c’era prima del Big Bang? Non solo dal punto di vista della religione, ma anche da quello della cosmologia classica, solo porsi la domanda è un’eresia. Infatti, il tempo e lo spazio sono creati con il Big Bang, per cui non avrebbe senso chiedersi dove e quando ciò accadde poiché i concetti stessi di spazio e tempo non possono essere definiti «al di fuori» e «prima» del Big Bang. Oggi gli scienziati possono ricostruire la storia del cosmo a partire da un milionesimo di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang, ma rimane inspiegato questo minuscolo lasso di tempo proprio all’inizio del tempo stesso, che secondo molti è la chiave per la comprensione della natura fondamentale del nostro universo. tracce di ciò che c’era prima potrebbero essere nascoste nello spazio, soprattutto sotto forma di onde gravitazionali, le debolissime oscillazioni dello spaziotempo previste da Einstein e con grande probabilità osservate dai ricercatori della collaborazione BICEP2. La teoria più accreditata comunque è quella sviluppata 2001 Neil Turok, dell’Università di Cambridge, e Paul Steinhardt, che il big bang sia il prodotto del contatto di due universi paralleli multidimensionali chiamati “brane” , e che il nostro universo prese inizio dallo spettacolare scontro fra due brane, il Big Bang non sarebbe affatto l’inizio del tempo, ma solo l’azzeramento dell’orologio cosmico della nostra brana. Forse, in questo stesso istante un’altra brana si sta avvicinando pericolosamente alla nostra lungo la quinta dimensione. L’immane scontro fra universi paralleli potrebbe ripetersi nel futuro, annullando così il nostro universo in un nuovo Big Bang.

Pitagora - storia di un estremista matematico

Sicuramente il primo grande protagonista della matematica , il teorema che porta il suo nome era già noto ai Babilonesi e probabilmente fu dimostrato da un suo discepolo. Pitagora viene descritto come un personaggio singolare , sospeso tra attacchi di ira inconsulta a momenti di appassionato indottrinamento . Contemporaneo di Buddha , Confucio e Zaratustra fu fondatore di una specie di “religione matematica”, che venerava i numeriinteri come il fondamento del mondo , era affascinato dal fatto che i rapporti matematici semplici ( ½ , 1/3 , ¼ ...ecc..) fossero i più gradevoli anche tra le frequenze musicali. Quindi alla base della sua “religione” matematica c'era il numero 1 inizio di ogni cosa. Un suo allievo Ippaso da Metaponto dimostrò l'importanza dei numeri irrazionali , esasperato da questa dimostrazione Pitagora lo fece affogare. Pitagora è tradizionalmente considerato l'iniziatore del vegetarianismo in Occidente grazie ad alcuni versi delle Metamorfosi di Ovidio, che lo descrivono come il primo degli antichi a scagliarsi contro l'abitudine di cibarsi di animali, reputata dal filosofo un'inutile causa di stragi, dato che la terra offre piante e frutti sufficienti a nutrirsi senza spargimenti di sangue , ma la scuola Pitagorica vietava assolutamente pure di cibarsi di fave .
La scuola Pitagorica su presentava come una setta mistica-religiosa, comunità scientifica ed insieme partito politico aristocratico che sotto questa veste governò direttamente in alcune città dell'Italia meridionale.
I Seguaci erano divisi in due gruppi
I matematici (μαθηματικοί - mathematikoi), ovvero la cerchia più stretta dei seguaci, i quali vivevano all'interno della scuola, si erano spogliati di ogni bene materiale e non mangiavano carne ed erano obbligati al celibato. I "matematici" erano gli unici ammessi direttamente alle lezioni di Pitagora con cui potevano interloquire. A loro era imposto l'obbligo del segreto, in modo che gli insegnamenti impartiti all'interno della scuola non diventassero di pubblico dominio;
Gli acusmatici (ἀκουσματικοί - akusmatikoi), ovvero la cerchia più esterna dei seguaci, ai quali non era richiesto di vivere in comune, o di privarsi delle proprietà e di essere vegetariani, avevano l'obbligo di seguire in silenzio le lezioni del maestro. Gli acusmatici inoltre non potevano vedere il maestro, ma soltanto udirne la parola, in quanto teneva le sue lezioni nascosto da una tenda.
Durante una rivolta del partito della democrazia dovette fuggire dalla Magna Grecia e rifugiarsi a Metaponto dove morì intorno al 495 A.C.
Si deve comunque a Pitagora l'idea dell'importanza della matematica come linguaggio per descrivere il mondo .

Meteoriti di Sicilia

La maggior parte delle meteoriti si disintegrano in aria, e l'impatto con la superficie terrestre è raro. Ogni anno si stima che il numero di rocce che cadono sulla Terra delle dimensioni di una palla da baseball o più si aggiri
sulle 500. Di queste ne vengono mediamente recuperate solo 5 o 6; gran parte delle rimanenti cadono negli oceani o comunque in zone in cui il terreno rende difficile un loro recupero. Le meteoriti più grosse possono colpire il terreno con forza considerevole, formando cosi un cratere meteorico (o cratere da impatto). Il tipo di cratere (semplice o complesso)dipenderà dalla grandezza,
composizione, livello di frammentazione e angolo d'impatto della meteora. La forza della collisione di una grande meteora può ca
usare disastri di grande entità. In tempi storici, sono stati registrati danni di piccola entità a proprietà, bestiame e anche persone. Nel caso in cui la meteora sia un frammento di cometa, composto per lo più di ghiaccio, il riscaldamento può provocare una notevole esplosione, senza che alcun frammento del
meteoroide sopravviva. Si ipotizza, secondo alcune teorie correnti, che l'evento di Tunguska sia stato causato probabilmente da un caso di questo tipo.
In Sicilia si ha contezza di almeno quattro meteoriti caduti negli ultimi due secoli.
Il 10 febbraio 1853, diverse pietre caddero vicino ad Agrigento, la maggior parte dei frammenti fu recuperata dal Prof. Gemmellaro di Palermo. La caduta, accompagnata da un flash di luce e un boato, avvenne durante un temporale vicino ad una fattoria di proprietà del sig. Gaspare Lo Giudice, e allarmò diversi agricoltori della fattoria, i quali trovarono una pietra molto pesante e la portarono a Lo Giudice . Nel 1948, attraverso una corrispondenza da parte di uno studioso con il sig. Giuseppe Bonafede di Palermo, un collezionista di minerali e fossili, si venne a sapere che questa persona era in possesso delle due masse principali della meteorite di Girgenti, ma soprattutto conosceva anche le circostanze della caduta. Un frammento si trova al museo di scienze naturali di Milano .
Alltra caduta di una meteorite in Sicilia, avvenne intorno alle ore 01.00 pm di sabato 16 Luglio 1955, vicino Camarò, un villaggio a circa 3 km ad ovest di Messina. Un uomo, che si trovava a casa verso quell'ora, udì un tonfo immediatamente seguito da un boato; uscì per ispezionare l'area intorno alla sua casa e notò che una bassa pila di rocce spaccate, preparate per alcune riparazioni stradali, era stata colpita da una pietra di color nero delle dimensioni di un ananas. La pietra non aveva creato un cratere, ma era penetrata per circa 20 cm. nella pila di pietre rotte, dove fu trovata divisa in tre frammenti maggiori a lato di altri molto più piccoli. Questi ultimi, sfortunatamente, non furono salvati.
Due giovani, mentre stavano lavorando separatamente sui pendii di un bosco di pini a circa 2 km. dal punto di impatto, notarono entrambi una luce brillante, almeno tanto intensa quanto il sole " al di sopra degli alberi ". Guardando in cielo dissero: " una palla di fuoco apparentemente sospesa in aria, ma rapidamente crescente in dimensioni - probabilmente si trovavano in linea con la meteora - " finchè realizzarono che era caduta. La meteorite venne recuperata e pesata; la massa maggiore era di 2025 grammi, seguito da altri 2 frammenti di 338 e 42 grammi. Il frammento maggiore fu tagliato per analisi fisiche e chimiche, il frammento più piccolo fu usato per ottenere varie analisi in fluorescenza e raggi X mentre un pezzo di 52 grammi fu spedita al Dipartimento di Scienze Minerarie allo Smithsonian Institute a Washington. La massa maggiore della Messina di gr.1972 non si capisce come possa essere andata a finire al British Museum di Londra e come nessun pezzo sia conservato in Italia. Ora l'unico pezzo della Messina è conservato in una collezione privata ed è una fetta con crosta di 6,908 grammi proveniente dal British Museum . Il Museo di Vienna possiede 21 grammi, il pezzo conservato a Washington è di 45 grammi, altri 6 grammi sono conservati presso l'FNMH di Chicago e 1 grammo presso la collezione di R.Bartoschewitz.
A Mineo (CT) Il 3 maggio 1826 fu osservata una luminosa meteora e nei pressi di una fattoria, fu visto cadere un oggetto seguito da un forte rumore. Dal cratere fu recuperata una massa ferrosa. Solo 42 grammi sono stati salvati , conservati in collezioni private la cui ubicazione nonostante diverse indagini da noi svolte è misteriosamente ignota.
Un altro meteorite cadde a Patti nel 1969 costituito prevalentemente di ferro è uno di quei meteoriti che ha ricevuto ben poca attenzione nella letteratura . La meteorite Patti è conservata presso l'Università di Perugia.

Questioni di pozzanghere
In questi giorni le nostre strade sembrano dei percorsi ad ostacoli piene di buche e acqua ma vi siete mai chiesti , perchè nelle giornate calde sulle strade asfaltate sembra di vedere pozzanghere ?
Si tratta del miraggio più conosciuto e facile da visualizzare. Tutti hanno notato che percorrendo una strada asfaltata d'estate , sembra di vedere in fondo acqua che riflette la luce come uno specchio. Avanzando verso la zona “bagnata” , osserveremo che essa si allontana . L'effetto è dovuto al forte assorbimento termico dell'asfalto che riscalda notevolmente , l'aria vicino ad esso è più calda , divenendo man mano che si allontana dalla strada più fredda , la luce quindi nella zona sovrastante l'asfalto incontra indici di rifrazione diversi , tanto da subire un incurvamento. Raggi che arrivano con piccola inclinazione non arrivano proprio a toccare l'asfalto , risultando ad un osservatore lontano come un raggio riflesso , dando quindi l'impressione di vedere un laghetto.
N.B. Quelle che vedrete oggi sono vere e pericolose pozzanghere.

Noi siamo figli delle stelle.

Tutti gli atomi di cui siamo formati sono stati costituiti durante esplosioni stellari .
In una persona che pesa 70 kg ci sono circa 7 per10alla27 atomi, vale a dire 7 seguito da 27 zeri, ovvero: 7.000.000.000.000.000.000.000.000.000 atomi. O, ancora, 7 miliardi di miliardi di miliardi di atomi .Essendo fatti principalmente da acqua (H2O) con cellule composte, in termini di peso, per il 65-90% di acqua, non sorprende che la maggior parte della massa di un corpo sia fatta da ossigeno. Il secondo elemento più abbondante, il carbonio costituisce la spina dorsale del DNA, presente nella maggior parte delle cellule. È anche presente nelle molecole di zucchero che il corpo utilizza per produrre energia: consumiamo carbonio dal cibo che mangiamo e lo rilasciamo nell’ambiente quando espiriamo. L’idrogeno, invece, è l’elemento più abbondante nell’universo, ed è anche l’elemento più piccolo. Oltre ad esserci due atomi di idrogeno per ogni molecola di acqua, l’idrogeno si trova anche in molte altre molecole biologiche come quelle del grasso acido, determinando se si tratta di grassi saturi o meno. Circa il 99% della massa del corpo umano è composta da sei elementi: ossigeno, carbonio, idrogeno, azoto, calcio e fosforo. In percentuali inferiori all'1% sono presenti potassio, sodio, rame e altri elementi, per un totale di 60 elementi che compongono il corpo umano di un adulto.
Ossigeno: 65% (della massa)
Carbonio: 18%
Idrogeno: 10%
Azoto: 3%
Calcio: 1,5%
Fosforo: 1%
Potassio: 0,35%
Zolfo: 0,25%
Sodio: 0,15%
Magnesio: 0,05%
Rame, zinco, selenio, molibdeno, fluoro, cloro, iodio, manganese, cobalto, ferro: tracce Litio, stronzio, alluminio, silicio, piombo, vanadio, arsenico, bromo.

La forza del pensiero negativo

La forza del pensiero positivo è scientificamente conosciuta come placebo. Meno famoso è il suo fratello cattivo che , al contrario può scatenare una malattia quando noi stessi , ci aspettiamo che colpisca. Il cosiddetto effetto nocebo (dal latino noceo, nuocere) un vero pericolo per la salute , chi consultando il “bugiardino” che è allegato ai farmaci non si sofferma alla lista degli effetti collaterali e magari non ne prova qualcuno ? Il potere della suggestione è da tempo scientificamente dimostrato , il colore di una pillola e la forma possono migliorare o peggiorare un sintomo in modo indipendente dalla dalla precisa attività del farmaco. Se per l'effetto placebo esistono numerosi studi per il nocebo le ricerche sono più rare perchè eticamente non fattibile indurre uno stato di ansia o malattia ad un soggetto sano. Sicuramente la paura di soffrire scatena l'ansia e attiva un neurotrasmettitore che agisce sulle vie del dolore amplificandolo. Le reazioni negative non sono quindi generate chimicamente, ma sono interamente dovute al pessimismo e alle aspettative negative riguardo agli effetti del falso farmaco. L'esistenza dell'effetto nocebo pone anche un problema riguardo ai modi in cui il medico adempie agli obblighi di informazione nei confronti del paziente (il dottor Dr. House andrebbe radiato). Il concetto di nocebo oggi viene esteso anche agli effetti negativi derivati da autosuggestione a seguito di qualsiasi evento percepito erroneamente come dannoso, come nel ricevimento di un referto medico sbagliato che diagnostica una malattia inesistente, di cui si inizia a manifestarne i sintomi (patomimia). Gli effetti negativi sono maggiori nelle donne che negli uomini , a causa delle capacità empatiche maggiori rispetto agli uomini. L'effetto nocebo è usato da maghi stregoni e compagnia cantando per suggestionare i propri “clienti” , rischiando di creare disturbi e dolori reali nelle persone, ma anche inquinare gli effetti di una terapia farmacologica.

Le creature dell'uomo sono tra noi, non abbiatene paura (forse).

Un robot troppo simile a noi diventa spiacevole e pauroso. Un retaggio ancestrale in cui si credeva che un simulacro simile a noi potesse contenere i nostri mali e succhiarci la vita (per esempio le bambole vodoo) , o il fatto che qualcuno di simile a noi abbia dei movimenti non troppo esatti ci fa percepire un pericolo e ci consiglia di starne lontano .
L' automatonofobia quindi ha imposto modelli di robot servitori lontani dalla visualizzazione umanoide (solo i giapponesi per motivi culturali non la manifestano) , ma che le nostre creazioni possano prendere vita non è solo retaggio di questa epoca. Tutti conoscono la storia del mostro di Frankenstein ma scavando ancora indietro nel tempo nella tradizione ebraica c'è il golem , un gigante creato dalla magia conoscendo le 22 lettere dell'alfabeto ebraico che usò Dio per dare la vita ad Adamo. Ma anche il nostro conterraneo Efesto era un maestro nella costruzione di automi secondo gli antichi Greci aveva come servi meccanici damigelle dorate dotate di intelligenza (artificiale?) e tavoli a tre gambe che si spostavano di propria volontà . Ovidio nel 8 dopo Cristo nelle metamorfosi narrava di come Pigmalione grande scultore avesse modellato nell'avorio una statua femminile e l'avesse chiamata Galatea , la statua era così bella che il suo creatore chiese ad Afrodite di farla vivere e sposarla la dea lo accontentò. Ma anche la tradizione cattolica è pieno di figure antropomorfe non a caso il termine “androide” fu coniato da San Alberto Magno che secondo una leggenda avrebbe costruito un androide fatto di metallo, legno, cera, vetro e cuoio per fare il servitore nel monastero domenicano. Anche Leonardo da Vinci si interessò alla questione , progettando un cavaliere meccanico in armatura che come quasi tutte le invenzioni di Leonardo non poteva funzionare . Nel 700 ci fu la moda degli automi diventati però figurine danzanti, raffinate e capace di giocare a scacchi. Ma rimanevano comunque creature manovrate dall'uomo senza un pensiero proprio . Paracelso nel 500 redasse pure una ricetta per ottenere l'houculus , risparmiando i particolari sugli ingredienti che prevedevano tra l'altro l'uso di sangue umano. Garantiva che in 40 settimane si sarebbe generato un fanciullo perfetto , più piccolo di un neonato e ovviamente privo di anima. Gli esperimenti elettrici di Galvani alla fine del 700 ispirarono Mary Shelly per il già citato mostro di Frankestein. Ma anche Carlo Collodi con Pinocchio(1883) immaginò che un pezzo di legno potesse trasformarsi in un bambino. Il termine ROBOT fu introdotto dal Ceco Karel Capek nel suo dramma intitolato Rossum's Universal Robots , dove questi robot sono il prodotto della fabbrica Rossum e sono usati come forza lavoro a basso costo . L'umanità libera dal lavoro si abbandona al vizio e lascia che i robot prendano il sopravvento portandola all'estinzione.
Famosa resta Maria il robot femmina di metropolis il film di fritz Lang (1927) che semina discordia tra gli uomini. I produttori di robot comunque hanno capito la lezione e quelli domestici non hanno minimamente le forme umane per non indurre paure ( a meno che non siate Giapponesi) .

FAVA
Era il 5 gennaio del 1984 a qual tempo per i politici la mafia non esisteva e non esisteva altro giornale che "La Sicilia" che sicuramente non brillava per cristallina trasparenza morale per non dire che era colluso con il sistema mafioso .Nel pomeriggio sicari della mafia assassinarono Giuseppe Fava .
E' stato uno scrittore, giornalista, drammaturgo, saggista e sceneggiatore italiano, ucciso da cosa nostra.
Fu un personaggio carismatico, apprezzato dai propri collaboratori per la professionalità e il modo di vivere semplice. È stato direttore responsabile del Giornale del Sud e fondatore de I Siciliani, secondo giornale antimafia in Sicilia. Il film Palermo or Wolfsburg, di cui ha curato la sceneggiatura, ha vinto l'Orso d'oro al Festival di Berlino nel 1980. Peril suo delitto sono stati condannati alcuni membri del clan mafioso dei Santapaola.
Fava scrisse anche racconti al limite della fantascienza ci piace ricordare Paradigma , dove il protagonista Paolo è un uomo qualunque che, a sua insaputa, diventa cavia e vittima di un esperimento scientifico. Ibernato per moltissimi anni viene risvegliato dagli scienziati che lo pongono brutalmente di fronte ad una realtà agghiacciante dove il suo mondo, le sue realtà, la sua famiglia non esistono più.
Oggi noi non dimentichiamo.

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