mercoledì 2 dicembre 2015

Eppur si muove la cultura scientifica in Sicilia

                                                           Eppur si muove

 
 I dati relativi al livello di alfabetizzazione in Sicilia sono tra i più bassi della comunità europea. Secondo ALL (Adult Literacy and Lifeskills – Letteratismo e abilità per la vita), dedicato specificamente all’ analfabetismo funzionale nell’ambito di una ricerca comparativa internazionale promossa dall’ OCSE, è emerso che l'Italia, in generale, registra livelli di analfabetismo superiori alla media europea. In particolare, negli anni 2003-2004 gli studi effettuati su un campione di età compresa tra 16 e 65 anni hanno denunciato un quadro preoccupante: su tre livelli di competenza alfabetica funzionale (inferiore, basilare e superiore), il 46,1% degli Italiani rientra nel primo livello, il 35,1% nel secondo livello e solo il 18,8% si trova ad un livello di più alta competenza. ovviamente siamo sicuri che la situazione negli ultimi dieci anni sia ulteriormente peggiorata.
In Sicilia la situazione assume livelli allarmanti in assoluto ,Catania è la città italiana (tra quelle con più di 250.000 abitanti) con la più alta percentuale di analfabeti d’Italia, seguita da Palermo.

In questa desolante fotografia del livello culturale della nostra nazione , la cultura scientifica tocca punte notevoli , anche nelle categorie culturali più elevate spesso il grado di conoscenze matematiche e fisiche si ferma a livelli di scuola primaria (frequentemente non viene considerata gravissima ignoranza non conoscere il teorema di Pitagora o la legge di Archimede, o l'utilizzo dei più comuni sistemi operativi dei computer ) .

Le istituzioni, spesso, hanno denotato scarsa attenzione per attività di divulgazione culturale e in special modo scientifiche , basti pensare al recente scandalo sui finanziamenti della regione siciliana destinati ad attività culturali e turistiche durature che ha visto protagonisti i tanti appuntamenti alla stregua di sagre di paese, fiere e adorazioni di presepi o santi patroni ,Il carnevale di Termini Imerese e quello di Sciacca, la festa di Sant’Agata a Catania e la processione dei Misteri a Trapani, il presepe vivente di Agira e il convegno di studi pirandelliani ad Agrigento, un curiosissimo festival del Paesaggio e persino una kermesse musicale dal nome quasi equivoco: Palermo non scema".
Senza dimenticare altri eventi minori che hanno messo in allarme i tecnici di Bruxelles decidendo di stringere i cordoni della borsa: La Sagra del Taratà a Casteltermini, il Raid dell’Etna, il presepe di Custonaci, il palio dei Normanni di Piazza Armerina, i teatri di Pietra di Calascibetta, il giro podistico di Castelbuono, il premio Pitré, i riti delle settimana santa di Enna, la Scala illuminata a Caltagirone e tanti altri ancora. Costo complessivo certificato per gli eventi di grande richiamo e la galassia di "festicciole" di paese ammonta a oltre 95 milioni di euro, 70 dei quali ancora da pagare. E mentre la Sicilia va alla ricerca di soldi , dall'Ue è già arrivato un ammonimento finalizzato ad evitare il ripetersi di un utilizzo distorto dei fondi europei in futuro.
Per inciso, il Museo Ludum, è stato escluso da qualunque finanziamento a seguito della valente valutazione effettuate dai tecnici valutatori delle commissioni regionali.
D'altro canto, neanche le università hanno mai brillato nelle attività di divulgazione scientifica , spesso ritenute dai docenti lavoro infimo e svalutato, al massimo da far fare a tesisti o da proporre in autoreferenziali conferenze su argomenti specifici. A volte, argomenti scientifici possono essere promossi anche nell'ambito di presentazioni di nuovi/vecchi testi (che magari saranno oggetto obbligatorio di studio e di acquisto per gli studenti) da parte di docenti che si autoproclamano divulgatori esperti. Non voglio menzionare in questa sede le innumerevoli mancanze del Cutgana, un centro di ricerca multidisciplinare dell'Università degli Studi di Catania, che gestisce diverse aree naturali siciliane e meriterebbe un articolo specifico di diverse pagine. Per non parlare della “farsesca” gestione della città della scienza da parte dell'Università di Catania.
Ma qualcosa si muove in Siclia, dalla bella manifestazione “Esperienza Insegna” di Palermo, alle giornate open day del laboratorio nazionale del sud di Catania, fino al recente PHOSforeSCIENZA manifestazione promossa dal centro siciliano di fisica nucleare , insieme alle iniziative variegate della fondazione di comunità di Messina e al grande lavoro divulgativo prodotto in modo continuativo dall'osservatorio astrofisico di Catania . Tutto ciò fa ben sperare in una lieve inversione di tendenza da parte delle istituzioni culturali siciliane.

Il proliferare di canali tematici televisivi dedicati alla scienza, sia sul digitale terrestre che sui pacchetti a pagamento , ha aumentato l'offerta che, fino a non molto tempo fa, era delegata esclusivamente alla famiglia Angela, ma propongono senza filtro e mediazione allo stesso livello programmi  interessanti come il bellissimo Morgan Freeman Science Show ad altri che trattano con convinzione di misteriosi alieni, che dopo viaggi interstellari arrivano sulla terra per fare dei cerchi sui campi di grano per poi andarsene senza salutare .
Maggiore impegno da parte delle istituzioni di tutti gli organi e grado sono ormai diventati un dovere obbligatorio per uno stato che ha un così alto grado di ignoranza della cultura scientifica e che rischia di perdere il treno del ventunesimo secolo e di quello che viene definito ormai il rinascimento della fisica.

 Daniele Abate
Direttore dello science center Ludum


Fonti www.vnew24.it , il fatto quotidiano (quotidiano nazionale).


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