martedì 23 febbraio 2016

LO scienziato pazzo , esiste ?

Gli scienziati pazzi esistono ?

Il nostro"scienziato Pazzo"
Lo stereotipo dello scienziato pazzo è diventato un personaggio ormai imprescindibile dell'immaginario popolare. Rappresenta lo scienziato che è privo di moralità perchè immerso nei suoi calcoli e studi, elabora piani che a volte sono solo pacificamente sbadati, altre puramente malvagi che niente hanno a che fare con l'etica corrente o con la morale comune.
Nonostante la sua notevole intelligenza non è in grado di valutare e prevedere gli usi delle proprie invenzioni ne a prendersi cura di se stesso .
Rappresenta la paura dell'ignoto e di come argomenti e tematiche astruse possano avere come conseguenza l'isolamento e l'alienazione, come una vendetta divina nell'essersi arrogato i diritti di conoscere i segreti dell'universo.
Lo stesso Archimede è circondato da una serie di aneddoti atti a stigmatizzare la sua alienazione dal contesto sociale: obbligato dagli amici a lavarsi, la leggenda della sua morte,  vuole che neanche si renda conto dell'invasione romana perso in ragionamenti sul cerchio e che si accorga dei soldati solo quando essi disturbano la sua concentrazione.
Da aggiungere che con l'avvento del cristianesimo la scienza non doveva fare altro che concordare con gli scritti e quindi divenne spesso nascosta e segreta con gli alchimisti , la maggior parte di essi era costituita da praticoni con scarse capacità ,che manipolando vapori tossici come quelli di mercurio spesso perdevano la ragione o comunque davano segni di squilibrio.
Con l'avvento del metodo scientifico e l'illuminismo la figura dello scienziato si confonde con quella di persona irresponsabile che applica metodi o tecniche che non è in grado di padroneggiare, col rischio di provocare danni irreparabili per la collettività.
Nell'ottocento e primi novecento la corrente positivistica spinge a credere più nelle potenzialità della scienza che ad averne paura . Ma le ansie verso lo smuovere segreti oltre natura porta nello stesso periodo alla nascita di quello che è a tutti gli effetti lo scienziato pazzo per definizione Victor Von Frankestein il creatore del famoso mostro (1812) . Nonostante nel romanzo il doctor sia l'eroe positivo , infatti non manca la critica a voler atteggiarsi a Dio e a fare “esperimenti contronatura”.
Gli scienziati pazzi non sono mai donne .
Lo stereotipo dello scienziato che produce esperimenti utilizzando se stesso come cavia è uno dei principali attività dello scienziato pazzo , il capostipite fu certamente “L'uomo invisibile” di H.G. Wells del 1895 , con celebri prosecutori come il dottor Jekyll che si trasforma nel sadico signor Hyde , per finire con lo scienziato capo dei fantastici quattro della marvel Reed Richiards che per un'immotivata fretta di battere i sovietici nella corsa spaziale ruba con gli altri tre un'astronave e , fregandosene bellamente dei sistemi di sicurezza , affronta un viaggio che porterà il quartetto ad avere i fantastici poteri che conosciamo.
Il film del 1927 Metropolis, diretto dal regista espressionista austriaco Fritz Lang, porta nel cinema l'archetipo dello scienziato pazzo con il personaggio di Rotwang, il genio maligno le cui macchine danno vita alla città distopica che dà il titolo alla pellicola. Il laboratorio di Rotwang influenzò molti dei successivi set cinematografici con i suoi archi elettrici, apparati ribollenti e con file bizzarramente complicate di indicatori e manopole che ovviamente nessun vero scienziato impiegherebbe mai.
Dopo il progetto Manhattan e gli orrori della Germania nazista Gli scienziati pazzi ebbero la loro primavera nella cultura popolare diedero luogo ad autentiche paure, che la scienza e la tecnologia fossero fuori controllo.
Resta ormai il fatto che lo stereotipo dello scienziato pazzo sia diventato un elemento continuamente presente nella filmografia L'evoluzione dei tempi rappresenta negli ultimi anni lo scienziato pazzo come un ladro di brevetti , manager di multinazionali pronto a sacrificare vite e principi per denaro (uno Steve Jobs cattivo insomma).
Una recente ricerca su 1000 film horror distribuiti nel Regno Unito tra gli anni trenta e gli anni ottanta rivela che gli scienziati pazzi o le loro creazioni hanno rappresentato il 30% degli antagonisti nei film; la ricerca scientifica ha prodotto il 39% dei "cattivi"; gli scienziati, all'opposto, hanno rappresentato gli eroi solo nell'11% dei casi.
La paura della scienza e di quello che non si può capire resta uno dei capo saldi delle politiche complottistiche e del terrore che sia governi democratici che dittatoriali con modalità diverse perseguono tramite campagne di stampa forvianti .
Basti pensare la campagna sulla pericolosità degli studi effettuati al CERN di Ginevra nel 2010 lanciata dalla Corea del Nord e la campagna sul terrorismo che martella quotidianamente i cittadini italiani presentando come l'evento estremamente possibile , quando gli italiani , morti per terrorismo dal 2001 ad oggi sono solo 45 (quelli morti oggi per raffreddore sono almeno 3 volte di più).
Resta il fatto che alcuni scienziati veramente pazzi sono esistiti facciamo un rapido elenco
Mengele

Josef Mengele : Chiamato l'angelo della morte autore dei più efferati crimini e sperimentazioni su esseri viventi presso il campo di sterminio di Auschwitz , sfuggito al processo di Norimberga trovò rifugio in america latina , morì di cause naturali a 67 , la sua figura ispirò numerosi film di successo come “il maratoneta” e “i ragazzi venuti dal Brasile”

Shirō Ishii : Il peggior scienziato pazzo della storia si ritiene sia stato responsabile della morte di almeno 540.000 persone , era un medico micropatologo che sviluppò una serie di gas mortali che sperimentò durante la l'occupazione giapponese della cina e la seconda guerra mondiale , in Giappone come altri suoi colleghi fu sempre protetto dalle autorità solo nel 2002 un tribunale nipponico ha dato parziale ammissione sulle crudeltà compiute da Ishii.
Shiro Ishii

Edward Teller Durante la seconda guerra mondiale partecipò al Progetto Manhattan per la costruzione della bomba atomica, progetto coordinato dal fisico Robert Oppenheimer di cui Teller divenne in seguito acerrimo oppositore. Insieme con Hermann Arthur Jahn descrisse il fenomeno noto come effetto Jahn-Teller.
È il "padre" della bomba termonucleare, o bomba all'idrogeno, il cui primo esemplare sperimentale fu fatto esplodere il 1º novembre 1952 nell'atollo Eniwetok dell'Oceano Pacifico , fautore della corsa agli armamente e delle “guerre stellari”

Giovanni Aldini :Scienziato Italiano vissuto a cavallo tra il 700 e l'800 esperto in elettricità si esibiva con cadaveri provocandone spasmi muscolari e movimenti, inventò sistemi elettrici di sicurezza Sembrerebbe che Aldini abbia comprato dei giudici per ottenere l'impiccagione di un uomo .
Entrato in possesso del corpo, lo scienziato eseguì un esperimento pubblico utilizzando una grande pila, sconvolgendo i presenti a tal punto da provocare (indirettamente) la morte del suo assistente la notte stessa per infarto, dovuto con ogni probabilità al terrore provocato dall'esperimento (sebbene alcuni pensano che, in assenza di Aldini, il morto avesse ripreso veramente vita, e si fosse mostrato a lui).Grazie ai denari da lui lasciati fu fondata una scuola di scienze naturali a Bologna. Insieme al concittadino Luigi Galvani, fu di grande ispirazione per Mary Shelley nella creazione del libro di Frankenstein.

Esperimento di Aldini






Wernher von Braun : responsabile di circa 40000 morti . Prima e durante la seconda guerra mondiale lavorò allo sviluppo dei razzi in Germania, campo in cui ottenne successi senza precedenti. Fu l'ideatore del disegno e della realizzazione dei razzi V-2 che colpirono Londra nel corso del secondo conflitto mondiale. Dopo la guerra, assieme ad altri scienziati del suo gruppo, si consegnò alle forze statunitensi che, comprendendo il suo elevato talento scientifico, lo impiegarono immediatamente nello sviluppo dell'Operazione Paperclip, di natura segreta. Von Braun lavorò con l'esercito statunitense per venire poi assimilato definitivamente nella NASA.
Negli anni di collaborazione con la NASA, fu direttore del nuovo Marshall Space Flight Center nonché progettista del veicolo di lancio Saturn V, il superpropulsore che portò la missione Apollo sulla luna nel 1969, il vero coronamento di tutta la sua opera scientifica. Come definito dalla NASA, egli è "indubbiamente il più grande scienziato della tecnica missilistica ed aerospaziale della storia" Nel 1975 ricevette la National Medal of Science.

venerdì 5 febbraio 2016

La scienza di Sant'Agata

La festa di Sant'Agata è una delle più importanti dedicate ai santi del globo. Possiamo trarre spunto da questo dato per parlare ancora un po' di scienza .


  1. Le reliquie
    A Catania, le reliquie di Sant'Agata sarebbero il capo, pezzi di varie membra indistinte corrispondenti, a quanto pare, a viscere e, infine, pezzi disseccati del torace
Reliquie di Sant'Agata
accuratamente custoditi dentro il busto reliquiario d‟argento. Rispetto alle reliquie meglio identificabili, esistono l'avambraccio destro con la rispettiva manotutto l'arto inferiore destro con il rispettivo piede e una mammella. Tutte queste reliquie sono site in appositi artistici reliquiari cosi come il celebre velo rossastro custodito in un‟artistica teca. Ma diverse altre chiese vantano parti e frammenti del corpo della santa. Nel 1628 fu realizzato un reliquario per la conservazione della mammella, dell'ulna e del radio di un braccio della martire nella Cappella Regia di Palermo.
Un osso del braccio di Sant'Agata è conservato a Messina, nel monastero del SS. Salvatore.
Una parte dell'osso del braccio di Sant'Agata ad Alì (ME).Un dito di Sant'Agata a Sant'Agata dei Goti (BN), oltre ad un altra mammella che storicamente è venerata a Galatina. In realtà, sono in totale sei le mammelle di sant'Agata venerate in varie chiese della cristianità.
A parte l'esagerato numero di mammelle, è possibile che le ossa umane si conservino per così tanto tempo , soprattutto, se integre e conservate in ambienti con poco ossigeno e a temperatura costante (cosa che analizzando la storia di sant'Agata non è avvenuta) . Comunque, appare chiaro che vista la cervellotica storia della maggior parte delle reliquie (non manca quasi mai il furto da parte di devoti del cadavere per portarlo attraverso eventi misteriosi e avventurosi alla città di nascita, nel caso di sant'Agata, Goselmo e Gisliberto un pugliese e un provenzale soldati di Bisanzio) ben poche di queste troverebbero certificazione con i moderni metodi scientifici (per esempio l’analisi del Dna) per stabilire l’autenticità delle stesse.. Per esempio, di recente le spoglie dell’evangelista Luca, conservate nella basilica di Santa Giustina a Padova, sono state sottoposte all’esame del Dna e alla datazione con radiocarbonio, e si è scoperto che i resti appartengono a un uomo di origine siriana vissuto attorno al 300 d.C. Un cadavere antico, sicuramente, ma nulla a che vedere con l’evangelista. . D'altronde, non vediamo l'utilità di una tale operazione per altro costosa . I non credenti non riconoscono il concetto di santità, quindi, che quel particolare cranio o femore sia davvero del santo venerato oppure no è indifferente, non ci si aspetta assolutamente nulla da resti umani di qualsiasi tipo. Per un credente, l’importante è la convinzione dell’autenticità, non l’autenticità stessa; la conferma dell’autenticità non potrebbe aggiungere niente alla fede, una smentita non farebbe che complicare le cose.
Se una comunità di fedeli accetta di venerare una certa persona, il fatto che la tomba o i resti umani di quella persona siano reali oppure no diventa, per i fedeli, irrilevante.

  1. La vara
    Il fercolo, in gran parte ristrutturato dopo i bombardamenti della guerra, è d'argento massiccio. Si muove su quattro ruote (rulli cilindrici in acciaio con battistrada in gomma piena) e viene trainato dai cittadini vestiti con il caratteristico saccu, tramite
    due cordoni (al cui capo sono collegate quattro maniglie), lunghi ciascuno circa 130 metri. Ogni cordone presenta in testa un sistema di quattro corde con maniglia che permette di tenere costantemente e regolarmente in tensione il cordone stesso. Venne, in gran parte, ricostruito nel 1946 dopo i danni subiti da un bombardamento nel corso della seconda guerra mondiale. Pesa circa 1700 kg ma, appesantito da cera e addobbi, arriva a pesare anche 3000 kg . Considerando circa 50 cm a devoto, il cordone può essere trainato contemporaneamente da circa 500 devoti , i quali, qualora i cordoni fossero ben in tensione e la vara avesse attrito massimo, porterebbero circa 6 kg a testa. In considerazione del fatto che la vara è gommata, anche nelle peggiori condizioni (salita di San giuliano) ogni devoto, in realtà, deve trainare solamente con la forza di circa 1kg, pertanto, risulta assolutamente ingiustificata se non per una mera esibizione di forza, la corsa durante le salite.
  2. Le candelore
    Candelora
    Molto diverso è il discorso peso per quanto riguarda le candelore, le più pesanti sfiorano i 900 kg e sono sostenute da 12 uomini. Esse, per mantenere la stabilità hanno un baricentro basso, inoltre, l'altezza provoca un momento rotazionale che viene compensato grazie alla tipica andatura (annacata) ; ogni uomo deve, quindi, sostenere circa 80 kg di peso e deve camminare per svariati chilometri che, in pendenza richiedono uno sforzo fisico notevole. Un alleggerimento dello sforzo si ottiene incastrando il peso sulle spalle usando, quindi, le gambe alla loro massima potenzialità. Al fine di mantenere quando più rigida la colonna vertebrale viene utilizzata una cintura contenitiva, comunque, bisogna possedere una forza fuori dall'ordinario e un baricentro basso, un'altezza sotto 1,70 m è sicuramente più consigliata.
Mille spunti si possono trarre da questa festa che concentra migliaia di persone che, nelle loro sfaccettate e anarchiche forme di partecipazione, sembrano in realtà seguire solo una legge: la fisica.







martedì 2 febbraio 2016

La scienza dell'amore

Il cuore batte più in fretta, gli occhi brillano, le gambe tremano e ogni altro pensiero sparisce di colpo dalla mente. Sintomi di qualche grave malattia ? No, sono alcuni degli effetti provocati dall'innamoramento nella specie umana. In occasione dei festeggiamenti per San Valentino, analizziamo questo fenomeno dal punto di vista scientifico per saperne veramente di più .
Quando ci innamoriamo il nostro cervello comincia ad fare partire una specie di programma preinstallato , i battiti cardiaci, per esempio, aumentano per effetto dell’adrenalina, mentre gli occhi brillano perché l’attrazione sessuale fa dilatare le pupille e restringere le palpebre, gli occhi riflettono, quindi, una quantità maggiore di luce. Si tratta, infatti, di reazioni fisiologiche, sviluppate dalla nostra specie per dare un aspetto più 'attraente' all'innamorato , l'adrenalina mette in risalto le potenzialità della parte 'rettile' del cervello , mettendo da parte milioni di anni di evoluzione. Ormoni più svariati vengono messi in circolo come l’adrenalina, l’epinefrina e la norepinefrina, per preparare il nostro organismo a situazioni stressanti e a un forte sforzo fisico. A questo punto prende voce la parte più evoluta del nostro cervello , la neocorteccia, quella parte del cervello che è responsabile del pensiero cosciente, delle credenze e del pensiero simbolico che trasforma il tutto in in un’emozione soggettiva .
Ma perchè ci innamoriamo specificatamente di una singola persona e non di tutte ?
I parametri di bellezza del volto sono valori standard in ogni cultura . Un volto regolare, ad esempio, tende ad apparire bello per questioni legate al funzionamento del nostro cervello. È stato dimostrato, infatti, che la simmetria bilaterale viene computata più velocemente dal nostro sistema visivo. L’elaborazione risulta quindi più semplice e, di conseguenza, più piacevole.
I parametri fisici della bellezza dipendono maggiormente da fenomeni culturali , nelle culture primitive l'uomo grasso è molto più attraente di uno magro perchè evidentemente sa come procurarsi il cibo , nelle culture agricole il numero di muscoli pettorali che possiede l'uomo conta di più perchè saprà coltivare meglio e più terra . Anche il ruolo sociale ha un suo peso , sono preferiti gli uomini di successo o i leader perchè più adatti a mantenere in vita la prole (i maestri di sci , i leader politici e i calciatori sono prede perfette), le donne vengono prevalentemente scelte in funzione dei fianchi e delle mammelle per poter partorire ed allattare con tranquillità la prole.
Un altro elemento importante nella scelta di un compagno è l’odore. Non perché evitiamo le persone maleodoranti, ma perché è stato scoperto che esistono dei vincoli genetici che influenzano l’olfatto, e che tendono a farci piacere persone con un odore diverso dal nostro.
La fase dell'innamoramento la possiamo dividere in tre parti

La prima è quella del desiderio, cioè dell’attrazione sessuale, non indirizzata verso una persona in particolare.
La seconda invece sarebbe quella dell’amore romantico, in cui il desiderio viene indirizzato verso una persona in particolare.
Gli ormoni messi in circolo dal nostro corpo creano una sorta di dipendenza emotiva, sbalzi di umore, gelosia, il pensiero invadente dell’oggetto del nostro amore, per esempio, sono tutte caratteristiche tipiche dell’amore romantico, dovute a bassi livelli di serotonina nel sangue. Questa fase è paragonabile ad una sorta di follia temporanea che colpisce il nostro cervello , molto simile a quello che prova un tossicodipendente abituale durante le crisi di astinenza.
Tanto trambusto chimico ed emotivo è estremamente dispendioso per il nostro organismo, ed è per questo motivo che dopo un po’ di tempo dall’inizio di una relazione stabile, si entra in u
na nuova fase.
La terza ed ultima fase è quella dell’attaccamento
, indirizzata da un punto di vista biologico alla procreazione e alla cura dei figli, e caratterizzata da una maggiore tranquillità e dalla felicità con il proprio partner . A determinare queste emozioni sono le endorfine, neurotrasmettitori che fanno parte del meccanismo cerebrale della ricompensa, e che prodotte in grande quantità danno un senso di euforia, simile all’effetto di alcuni tipi di droghe, come gli oppiacei”. Non stupitevi dunque se dopo qualche tempo il vostro partner sembra cambiare, perché (almeno in qualche modo) è colpa della biologia.
L'accoppiamento umano utilizza prevalentemente la forza di attrito per stimolare gli apparati sessuali sia maschili che femminili . L'attrito è una forza che si sviluppa quando due superfici sfregano una sull'altra. Da questo movimento si genera una forza: parte di questa energia meccanica che nasce dall'atto sessuale è sprecata in calore che non si può più recuperare e che invade l'aria che ci circonda riscaldando l'ambiente. Erroneamente si dice spesso che la forza d'attrito è uguale alla forza peso moltiplicata per il coefficiente d'attrito statico.
In realtà, quel valore rappresenta la massima forza d'attrito che vi può essere.
Con un esempio: se la massima forza d'attrito è 100N, e il corpo viene spinto con 25N, quest'ultimo resterà fermo, ma l'attrito che si oppone vale 25N, ovvero quanto la forza applicata (anche perchè se l'attrito fosse sempre 100N, in questo caso avremmo la paradossale situazione che il moto è contrario alla spinta, in quanto la risultante è nella direzione dell'attrito).
Quando la spinta supererà i 100N, allora il massimo attrito sarà superato e vi sarà moto.
Importante è,quindi, ridurre l'angolo di penetrazione per avere il massimo attrito .
Alcune curiosità sull'accoppiamento umano
  1. Il pene umano non ha un'ossatura al contrario invece della maggioranza dei mammiferi, come ad esempio gli scimpanzè o le scimmie.
    Nonostante questo però, il vostro pene si può rompere ugualmente!
  2. osso pene scimmia
    Il pene ha la forma di un boomerang . Anche se gli uomini non lo notano, il pene ha la forma di un boomerang. Infatti la radice del pene, che non si vede poiché nascosta dentro il bacino, è collegata all'osso pubico in maniera tale da ricordare un boomerang.
    Uno degli interventi di allungamento del pene consiste nel tagliare il legamento che collega la radice del pene all'interno del bacino.
  3. Quanti sono gli spermatozoi?
    In una eiaculazione vi sono circa 50 milioni di spermatozoi, ma sappiate che il numero di questi varia da uomo a uomo. Infatti vi sono alcuni uomini che possono eiaculare fino a ben 600 milioni di spermatozoi!
Se pensate che nell'uomo l'accoppiamento è complesso non immaginate cosa fanno alcuni animali:
È proprio vero che d’amore si può morire.
Quoll
Ne sa qualcosa il quoll, questo piccolo roditore australiano, che durante l’accoppiamento non è molto tenero nei confronti della femmina e molto spesso è lui stesso a rimetterci la vita. Il maschio del quoll, infatti, raramente sopravvive alla fatica e allo stress dell’accoppiamento. L’atto sessuale può durare anche fino a 24 ore in quanto il maschio produce pochi spermatozoi alla volta e non sempre il poverino sopravvive allo sforzo. Le cose però non vanno meglio per le femmine dal momento che l’accoppiamento si rivela molto violento. Spesso la femmina viene uccisa e divorata dal partner arrabbiato e impetuoso.
Anche le cimici non scherzano, in questi ripugnanti animaletti, il cui sistema di riproduzione è stato denominato “inseminazione traumatica”, il maschio una volta catturata la femmina la rivolta e la trafigge con il pene direttamente nell’addome, iniettando lo sperma che poi raggiun
gerà per vie traverse gli ovuli da fecondare. Ma la cimice maschio non va molto per il sottile: pare si accoppi con lo stesso sistema con tutto ciò che trova, maschi compresi!
cimice
Chi avrebbe mai potuto immaginare che chiocciole e lumache fanno sesso violento? Eppure è così. Sono animali ermafroditi, dotati cioè di entrambi i sessi, però non sono autosufficienti. Hanno bisogno di trovare l’anima gemella. Quando due chiocciole si incontrano, si corteggiano e si accoppiano. L’accoppiamento avviene in maniera duplice: lo sperma delle due parti maschili feconda le u
ova delle due parti femminili. Prima di questo momento però, non se ne conoscono ancora bene le ragioni, i due si scambiano delle vere e proprie stilettate, che producono lacerazioni con una specie di organo di calcio detto “dardo” che fa parte dell’apparato femminile.
La prossima volta che afferrate il tentacolo di un polipo, fate attenzione perché potrebbe essere il suo organo sessuale. Il polipo maschio è, infatti, dotato di una sorta di braccio (detto ectocotile) che all’estremità contiene lo sperma. Dopo il corteggiamento il maschio si intrufola con il suo braccio sotto il mantello della femmina per fecondarla. In alcune specie il braccio rimane inserito nel corpo della compagna o addirittura si stacca e nuota da solo verso la femmina.
formula di Dirac
Un ultima curiosità Il fisico britannico Paul Dirac (1902-1984), cofondatore della meccanica quantistica, nella sua ' equazione dell'amore' sostanzialmente afferma che : «Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma in qualche modo, diventano un unico sistema. In altri termini, quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce». Se non è romantico questo no so cosa lo sia
Buon San Valentino a tutti.