giovedì 31 marzo 2016

La scienza dell'horror

Horror dipendenza: quando la paura provoca piacere. 
Perché decidiamo volontariamente di vedere un film che ci terrorizza? Se lo è chiesto la scienza, visto che il comportamento umano dovrebbe avere come inclinazione naturale quella di evitare la sofferenza e perseguire il benessere.
La paura è un’emozione che dovrebbe portare l’uomo ad allontanarsi dal pericolo ai fini della sua stessa sopravvivenza. Eppure quella stessa paura è in grado di divertire e di soddisfare chi rimane attaccato allo schermo mentre segue con passione un film horror. Due sensazioni apparentemente inconciliabili. Eppure così non è, soprattutto per quella paura fabbricata “artificialmente”.
Colpa del particolare funzionamento di alcuni ricettori nel cervello che rendono simile il piacere e la paura. Da un analisi elettroencefalica è praticamente impossibile distinguere se un individuo prova l'una o l'altra. La reazione dei cosidetti neuroni specchio comunque è soggettiva e dunque c’è chi potrebbe non convertire in piacere la paura provata a fronte di una scena particolarmente cruenta e spaventosa.
La paura veniva spesso utilizzata come elemento per porre dei tabù e a protezione delle strutture sociali o imporre comportamenti .
La tradizione siciliana è piena di elementi nati allo scopo, tentando anche di esorcizzare la più grande delle paure, quella della morte .
In Sicilia molto prima dell'americano halloween, esiste un giorno (ognisanti) in cui i morti non sono del tutto morti e lasciano regali ai bambini nascondendoli nella casa. Gli ospiti a loro volta lasciano dolci di fattura antropomorfa per ingraziarsi i defunti. Per la notte i piedi devono essere coperti e nascondere le grattugie perchè i morti magari possono avere l'idea di "grattugiare" i piedi .
La leggenda narra che i morti si risveglino all'ultimo canto del gallo la notte tra l'uno e il due di novembre, si dispongono in fila per due e  vadano a trovare i parenti vivi. Esiste comunque un ordine gerarchico nella processione, i primi, con veste bianca, sono quelli in grazia di Dio, a seguire, con veste nera, sono i dannati e per ultimi, con veste rossa, i morti ammazzati. Per fermare comunque un morto errante può bastare la vista di una croce, ma che peccato non fare arrivare i regali ai bambini!!!!

Per approfondire forse ti potrà interessare il nostro articolo su miti e leggende siciliane

miti e leggende siciliane

Nessun commento:

Posta un commento